Cap VI
Spiritismo

E’ assolutamente falso che sia possibile, a proprio piacimento, la comunicazione con i defunti per mezzo dei medium o con tecniche particolari e con strumenti quali ad esempio il tavolino o il cartellone alfabetico o la scrittura automatica o il registratore. Dio è verità e non vuole che i suoi figli siano ingannati dalla menzogna, perché sa che la menzogna li danneggia e li porta alla rovina. Nelle pagine della Bibbia, Dio ci dice chiaramente che lo spiritismo ci conduce su vie false. Egli è Padre buono che ama i suoi figli e desidera il loro bene, per questo ci mette in guardia anche dalla trappola dello spiritismo. Dio può permettere che un defunto si presenti a un vivente o che gli parli o che abbia comunque un contatto diretto con lui. In questi casi, il fatto avviene per Sua pura e libera iniziativa, nelle circostanze e nei limiti stabiliti da Lui e mai come frutto di tecniche, di abilità o di espedienti umani, per cui è da escludere che mediante l’impiego di pratiche spiritiche, con o senza medium, Dio ci conceda un contatto diretto e sensibile con un defunto. Le esperienze spiritiche che ci vengono descritte da molteplici testimonianze, confermano la Parola di Dio, dimostrando che lo spiritismo non è una pratica innocua, ma una vera minaccia all’equilibrio mentale e alla vita morale e spirituale delle persone, qualunque possa essere la sua origine: frode, meccanismi inconsci, autosuggestione, intervento del demonio. Nella loro esperienza pastorale, gli esorcisti della Chiesa Cattolica, hanno incontrato persone, le quali, persuase in primo momento che lo spiritismo fosse davvero una via per mettersi in contatto con i defunti, dopo averlo praticato, hanno cambiato completamente opinione, per le conseguenze devastanti che hanno subito.